Psicomotricità – sostegno alla crescita e allo sviluppo

Negli ultimi mesi le educatrici dei nidi Oasis hanno rilevato alcune difficoltà per un bambino del nido Montebruno e per una bambina del nido Mascherona.

Grazie alla cura e alla tempestività delle educatrici è stato possibile attivare un percorso di sostegno alla crescita e allo sviluppo attraverso alcune sedute private di psicomotricità per poter affrontare per tempo alcune difficoltà rilevate al nido.

Per entrambi i bambini, il Fondo Emergenza agirà per garantire loro una presa in carico tempestiva, sostenendo la spesa di alcune sedute private di psicomotricità, nell’attesa che si possa avviare il percorso nel Sistema Sanitario Nazionale.

Ecco come puoi sostenere il percorso di F. e N.:

  • 25€ – 30 minuti di seduta di psicomotrità
  • 50€ – una seduta di pricomotricità
  • 100€ – una settimana di psicomotricità

Grazie per quanto potrai fare per loro!

Bonifico su conto corrente bancario Intesa Sanpaolo – IBAN : IT40J0306901400100000130239 intestato a “Circolo Oasis S.Maria di Castello” Salita di Mascherona 10 rosso 16123 Genova

Versamento su conto corrente postale n. 23942162 intestato a “Circolo Oasis S.Maria di Castello” Salita di Mascherona 10 rosso 16123 Genova

Versamento su Paypal (clicca e dona!)

Col permesso delle famiglie,

condividiamo le storie dei due bambini

Il percorso di N.

N. compirà tre anni il prossimo agosto. Già dallo scorso anno scolastico sono emersi segnali che hanno fatto ipotizzare la possibile presenza di un disturbo dello spettro autistico. In accordo con la famiglia, è stata richiesta una valutazione neuropsichiatrica presso la ASL di competenza, non tanto per ottenere una diagnosi definitiva, consapevoli della fascia di età e sviluppo in cui si trova, quanto per valutare la possibilità di attivare interventi mirati a supporto delle difficoltà evidenti.

Sul piano motorio e fisico N. non presenta particolari criticità. Tuttavia, dal punto di vista cognitivo si rileva un ritardo nel raggiungimento delle tappe di sviluppo attese. Non utilizza il linguaggio verbale né altre modalità comunicative alternative, rendendo complessa l’interazione con gli altri. Anche il contatto visivo durante gli scambi comunicativi è limitato e spesso sfuggente.

Sono presenti comportamenti ripetitivi e stereotipati, sia a livello motorio (ad esempio il dondolarsi, il movimento stereotipato delle mani) sia a livello vocale (recentemente è stata osservata la ripetizione di suoni e versi). N. mostra un forte interesse per oggetti specifici e ne ripete in modo rigido l’utilizzo. Si osservano inoltre risposte sensoriali atipiche, con episodi di iperreattività verso determinati stimoli, come alcuni suoni che le risultano particolarmente fastidiosi.

Finora N. ha effettuato una prima visita neuropsichiatrica presso la ASL del Lagaccio e una seconda presso la ASL di Bolzaneto, ma nessuna delle due ha prodotto l’esito atteso né per la famiglia né per gli educatori. A gennaio non è stata visitata dalla ASL per problematiche legate alle priorità su casi ritenuti più gravi, generando ansia e preoccupazione nella mamma legate alla mancanza di una diagnosi chiara.

I genitori si sono quindi attivati avviando la pratica per il riconoscimento dell’invalidità tramite la procedura prevista dalla legge 104 per l’ottenimento del sostegno. N. ha effettuato a giugno 2025 un’ulteriore visita neuropsichiatrica, che ha confermato la diagnosi definitiva dello spettro autistico. La famiglia, qualora possibile, desidererebbe proseguire il percorso terapeutico sia con i professionisti della ASL sia con il supporto del terapista privato, ritenendo che le due modalità si integrino in maniera efficace.

Il percorso di F.

F. ha iniziato a frequentare il nido nel mese di ottobre. Fin dai primi giorni sono emerse alcune difficoltà nella capacità di esternare ed elaborare le proprie emozioni. In particolare, sia nei momenti di gioia che in quelli di frustrazione o rabbia, F. tende ad esprimersi attraverso comportamenti di forte intensità emotiva, caratterizzati spesso da euforia e dall’utilizzo della forza fisica (ad esempio il lancio di oggetti), che sembrano rappresentare la sua principale modalità espressiva.

Nel corso dei mesi si è riscontrato un lieve miglioramento, ma F. presenta ancora una ridotta capacità comunicativa. Il linguaggio verbale è molto limitato: l’unica parola utilizzata con continuità e in modo appropriato è “grazie”. La comunicazione avviene prevalentemente attraverso modalità non verbali. F. spesso spinge i compagni, probabilmente nel tentativo di attirare la loro attenzione o di avviare un’interazione.

La soglia di attenzione risulta generalmente bassa, con l’eccezione del momento del pasto, durante il quale F. ha dimostrato buona autonomia e un progressivo affinamento della coordinazione oculo-manuale.

Un elemento che desta particolare preoccupazione è la mancata comparsa del gioco simbolico, che normalmente inizia a manifestarsi intorno ai 12 mesi e si struttura entro i 24 mesi.

Alla luce di queste osservazioni, l’équipe educativa ha ritenuto opportuno richiedere un’osservazione specialistica. Una neuropsicomotricista ha effettuato un primo intervento e ha suggerito l’attivazione di un percorso di accompagnamento, attivando il percorso con la ASL che ha riconosciuto la necessità del servizio, ma garantendo una presa in carico tra diversi mesi. L’obiettivo è quello di fornire a F., alla sua famiglia e al gruppo educativo strumenti adeguati a supportare il bambino in modo più mirato nel suo percorso di crescita e sviluppo.

La famiglia di F. è seguita da diversi mesi dallo Sportello Genitori. La mamma, di nazionalità italiana, ha un altro figlio di circa un anno. Recentemente la famiglia ha affrontato situazioni complesse, che hanno reso necessario un intervento significativo dei servizi sociali, in collaborazione con Oasis.


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